Ormai tutti sanno che I nostri eventi si sviluppano soprattutto ‘dentro il bicchiere’ perché siamo convinti che il vino vada prima bevuto e poi letto, non vogliamo farci influenzare neppure dalla scheda tecnica della cantina di produzione, non vogliamo cercare nel vino quello che abbiamo letto.Nessuno deve convincerci che un vino ci piace, nessuno deve giustificare un vino che non ci piace. Se ci piace sarà estremamente interessante entrarci dentro, conoscerlo, studiando l’annata, il terroir, le tecniche di cantina lo stile del produttore.
Riporto quanto scritto in un precedente articolo da Stefano, storico amico e appassionato del gruppo:‘…abbiamo schede brevettate per ogni valutazione, abbiamo valutazioni capaci di smontare un bicchiere di vino nei componenti di base, valutatori capaci di analizzare quei componenti e dare ad ognuno un voto. E’ indubbio che la qualità sia sempre da pretendere e difendere. Siamo però capaci di valutare il vino sulla base del piacere regalato? Siamo sicuri che il consumatore di vino sappia abbinare la qualità al piacere ? Non dovrebbe essere doveroso promuovere questo binomio per fare crescere la platea dei buoni produttori e dei buoni consumatori ?’
Secondo importante fattore, che ci rende estremamente liberi nei nostri giudizi, è che non esiste nessuna convenienza economica, nessun legame o favore. Nessuno viene pagato, il bravo relatore ci illustra, il bravo degustatore ci guida, i vini vengono offerti al prezzo di costo (spesso anche a sottocosto), il ristoratore ci mette a disposizione il locale.In questa condizione ideale, dentro ad una atmosfera di serena amicizia dove spesso il confronto diventa scontro estremamente costruttivo, siamo pronti per la degustazione, assistiti e coccolati, come sempre, dal mitico Roberto e dal suo staff di Riesling Griglia e Cucina “a Marina di Ravenna …nessuna promozione non posso, però se siete in zona un consiglio da amico ve lo dò, fermatevi!…”. Guida la serata il nostro vivace amico e sommelier Dave. Introduzione con alcune nozioni tecniche sulle zone di produzione, sui terreni e sul vino servito. Per chi le vorrà leggere le schede tecniche sono pronte. Si parte.
I vini della serata sono tutti della storica annata 2010 definita dai produttori ‘eccezionale’ . Donatella Cinelli Colombini scriveva:‘Brunello di Montalcino 2010, la vendemmia perfetta. Somma tre caratteri del Sangiovese di Montalcino: raffinatezza concentrazione e longevità.Cosa ha di speciale l’anno 2010? Inverno e primavera ricchissimi d’acqua. Luglio molto molto caldo. La maturazione è stata lenta e regolare per cui la maturità tecnologica (acidità e zuccheri) è andata di pari passo con quella polifenolica e i vinaccioli si sono lignificati all’inizio di settembre. I grappoli che arrivavano in cantina erano perfetti quelli che ogni vignaiolo sogna’.
BARBI BRUNELLO MONTALCINO DOCG 2010 LT.1,5 MAGNUMLimpido, addirittura lucente nel suo timido color granato, un carattere inaspettato per un Brunello. E’ femminile, sapido elegante e fine, di una bellissima beva ed un rapporto qualità prezzo eccellente.
TEN. BUON TEMPO BRUNELLO DOCG RISERVA 2010All’opposto di quello descritto prima, ecco quello che generalmente chi chiede un Brunello si aspetta: rosso cupo, mascolino, naso caldo di frutta matura che troviamo anche in bocca, con un finale intenso di succoso tannino.
ANTINORI PIAN DELLE VIGNE BRUNELLO DOCG 2010Dopo un piacevole naso rustico iniziale, dovuto probabilmente ad una mano sapiente nel dosare tecniche e legni, tutto scompare, tanto che il nostro eclettico Dave lo definisce “una eiaculazine precoce”. Tutto finisce troppo in fretta e rimane ben poco.
CASTELLO DI ROMITORIO RISERVA DOCG 2010Solo il ricordo che ho ora nel descriverlo mi da’ un grande piacere. E’ un vino immenso che illumina, come direbbe Ungaretti.A botta calda lo abbiamo definito esplosivo, ampio, complesso, “tanta roba”, talmente ricco che ogni olfattazione è realtà a se, lo devi sentire e risentire perchè ogni volta sono emozioni nuove, direi stupendo.Al naso è un’appagante, protettiva e rassicurante Spa, dove andiamo per staccarci dal mondo, dove ci ricarichiamo con le sue profumate essenze di menta piperita e fiori secchi mentre vicino hai un goloso, succoso e invitante piatto di ciliegie e amarene.Lo riannusi, ecco i terziari: sei in una fumeria, tabacco da pipa, resine, spezie e ancora lo riannusi e sei in un bosco: humus, foglie e funghi. La bocca è spessa avvolgente e consolatoria mai banale, ogni componente non sovrasta l’altro ed è perfettamente integrato, tutto si espande in un equilibrio perfetto in un’armonia di sapori unica, dove l’acidita, il tannino e la sapidità danzano insieme; nessuna necessità di descriverli e cercarli singolarmente ma solo il gusto di assaporarli. Un vino semplicemente ‘immenso’.
LISINI BRUNELLO MONTALCINO DOCG UGOLAIA 2010Lo abbiamo definito ‘pattinoso’ , spocchioso e snob: cherry e cioccolato. E’ sorretto da buona acidità e sapidità che lo rendono piacevole, senza risultare opulento. Sfilata di moda.
BANFI BRUNELLO DOCG POGGIO ALL’ORO 2010Lo abbiamo definito il “Toscano” : bello nella sua personalità ‘chianteggiante’ fatto di note rustiche e legni dosati, un vino estremamente piacevole.
POGGIO DI SOTTO BRUNELLO MONTALCINO DOCG 2010Ecco l’altro vino campione della serata assieme a Castello di Romitorio. Se il primo si allargava nell’immensità di un mare da scoprire, questo è un vino profondo, è la scoperta di un corallo da ammirare in fondo al mare, affascinante, pregiato, intenso, lungo e pulito. Il naso si ferma e gode di tutto ciò. Potente, elegante, chiaro e netto nei suoi riconoscimenti, appagante in bocca.
GAJA SANTA RESTITUTA BRUNELLO 2011 ( L’INTRUSO) ALLA CIECAFuori programma, il gruppo riconosce subito il vitigno sangiovese e la zona della Toscana. Il vino è fatto molto bene, preciso e pulito. Avremmo dovuto riconoscere la mano del ‘Maestro’ , ma nessuno ci ha pensato, una volta scoperta la bottiglia, non poteva che essere ‘Lui’!